mercoledì, novembre 30, 2005

Ed è ancora Ruini

Ruini torna a far parlare di se con le sue intromissioni a suo dire "morali" nella vita politica di un paese che in teoria dovrebbe essere laico .
Questa volta dopo il successo sulla fecondazione tocca alla 194.
Molti compreso Rutelli ieri sera hanno accusato noi Laici di essere terrorizzati da sua eminenza e sopratutto di essere rimasti ai tempi di Don Camillo e Peppone , vedendo in Ruini il Don Camillo della situazione.
Ruini secondo molti esprime solo concetti di morale cattolica ed è libero di farlo pertanto la nostra rimane un inutile caccia alle streghe.
Ruini esprime solo concetti morali nel rispetto della vita secondo Rutelli...
Io invece credo che Ruini esprima solo esclusivamente concetti politici visto che rappresenta una struttura politica e di potere quale è il vaticano.
Oltretutto credo che imporre allo stato italiano (laico!) una serie di moralizzatori invasati nei consultori sia una mancanza di rispetto nei confronti delle donne ritenute probabilmente incapaci di intendere e di volere da Ruini stesso.
D'altronde la considerazione del vaticano per le donne è sempre stata meno di zero.
Peccato che la considerazione degli italiani per il vaticano sia sempre molto alta (purtroppo)

martedì, novembre 29, 2005

Ancora Vinile quarta puntata

Talvolta capita di tornare ad immergersi nella propria e collezione di vinile.
Mi era già successo più volte di recuperare qualche copertina pulire il vinile e vederlo girare sul piatto (tieni duro compagno di mille battaglie) e sognare ad occhi aperti con The Dark side of the moon e poi scrivere qui su questo piccolo diario informatico il mio dolce navigare.
Altre volte sono rimasto a lungo a scegliere cosa ascoltare dei Beatles per poi propendere per "Magical mistery tour" e sognare con "Fool on the hill".

Ieri sera molto tardi mi trovavo a lavorare su del materiale assegnatomi dalla mia insegnante di recitazione (non posso dire altro: è un segreto);
cercavo qualcosa che mi tenesse compagnia mentre sfogliavo le poesie di Jaques Prevert e i racconti brevi di Boris Vian .
Ed eccomi con la testa tra i vinili ....è molto che non ascolto Jazz.
Non sapevo se farmi accompagnare dalla voce di Billy Holiday o dalla sordina sulla tromba di Miles Davis.

Guardo fuori dalla finestra, piove e il cielo tra le luci gialle dei lampioni di Milano promette neve....

Nessun musicista mi ricorda Milano in questi momenti quanto Bill Evans.

Lascio perdere miles e prendo un cofanetto contenente tre vinili di Bill Evans ;
è un concerto a Buenos Aires (altra città che amo) con il "mio grande" Scott La Faro al contrabbasso.
La musica che gira sul piatto tra i poetici scricchiolii della puntina è INFINITA , non ascoltavo da anni quel trio che ritengo tra i più espressivi mai esistiti.
Ci penso e penso che Tutto Bill Evans rappresenti l'infinito.
L'infinito Leopardiano , l'infinito del suo piano.
Accendo una sigaretta e lavoro su Jaques Prevert e boris Vian con l'infinito in sottofondo :
E mi è dolce navigar in questo mare.....

lunedì, novembre 28, 2005

ITALIANI BRAVA GENTE

In questo blog in genere è vietato parlare di calcio ma oggi facio uno strappo alla regola.
Ieri pomeriggio a Messina su un campo di calcio un calciatore Africano ha preso la palla tra le mani ed ha minacciato di uscire dal campo STUFO di sentirsi gridare insulti razzisti dalla tifoseria avversaria.
Era ora che succedesse.
In Olanda hanno sopspeso due partite per lo stesso motivo (grida antisemite ma poco cambia),in spagna il tecnico campione d'europa Rafa Benitez ha vietato alla sua squadra di entrare in campo perchè una svastica penzolava sulle curva.
Negli anni 90 un grande calciatore Olandese con le treccine rasta ,Ruud Gullit il tulipano nero, che aveva fatto impazzire la Milano Rossonera con le sue grandi cavalcate sulla fascia sinistra oltrechè irritare i dirigenti Milanisti berlusconiani per le sue cavalcate nel letto delle rispettive consorti (Grande!!!) aveva dedicato il pallone d'oro a Nelson Mandela ed aveva ripetutamente esortato i calciatori a fare quel che ieri ha fatto Zoro.
Lillam Thuram altro splendido calciatore d'ebano con intelligenza sopraffina ha chiesto la stessa cosa a più riprese ....Ieri finalmente è successo.
Il tutto al termine di una settimana aperta da uno scandalodo articolo comparso sulla padania in cui si accusava Moratti di riempire la sua compagine di stranieri e si esaltavano le doti del "Terroncello" (si! usavano questa parola)Cassano come campione della razza Italica.
Tralascio i commenti inutili sull'accaduto e do il mio MAXIMUM RESPECT a Zoro a Martins e ad altri giocatori che vengono puntualmente insultati in ogni campo di calcio Italiano e pongo l'accento su una cosa fastidiosissima.
Si è voluto da parte dei giornalisti italiani imputare a pochi sconsiderati il gesto razzista ma sopratutto come priorità si è pensato di lavare l'onta ripetendo a più riprese che "l'Italia non è razzista perchè accoglie chiunque".
Questo è quantomeno scandaloso ed inverecondo.
Forse nella restante Europa non arrivano immigrati?
Forse in Italia ci sentiamo gli unici che "accoglono stranieri"?
E che vorrebbe dire "Accolgono"?
Gli stranieri, gli immigrati (come lo sono stati molti italiani) non sono forse coloro che cercano un lavoro (magari pure in nero e sottopagato);
Gli immigrati cercano una casa,e la pagano (magari pure il doppio ed in nero).
Che vuol dire accogliere????!!!!
Secondo me invece l'Italia è un paese culturalmente razzista e fascista .
Calcisticamente il razzismo è presente in quasi tutte le curve d'Italia e non da poco tempo. Non è una deformazione di pochi idioti ma lo specchio di una forma culturale di questo paese.
Io ricordo una lunga lista di episodi vergognosi:
"Squadra di negri Curva di Ebrei" recitava uno striscione al derby romano qualche anno fa . E tornando indietro negli anni , quando un certo Diego Armando Maradona con la sua classe sopraffina e mai imitata trascinava il Napoli a vincere scudetti e coppe, a Milano schiumando di rabbia e di invidia cantavano una canzone vergognosa :

"senti che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani
quei zozzoni terremotati che col sapone non si sono mai lavati..."

Chiedo ai commentatori salottieri e ipocriti difensori dell'onore italico se queste parole non sono razziste cosa sono?

Il Malliza

mercoledì, novembre 23, 2005

A questo punto staniamolo!!!!


Raccolgo l'invito del mio amico Lucapap e vi invito a votare per lui.

Qui a fianco sotto i link trovate anche quello del suo Blog

DIFFONDETE GENTE DIFFONDETE

Il mallinza

martedì, novembre 22, 2005

Una banda di idioti

Da quanti anni Milano non ha un sindaco degno di chiamarsi tale?

Credo ci tocchi cercare tra le pieghe della storia......

Da quanti anni il centro sinistra milanese non propone un alternativa degna di chiamrsi tale?

Credo ci tocchi cercare tra le pieghe della storia.....(e non troveremmo risposta alcuna)

Da quanti anni ci ritroviamo come coglioni a leggere le candidature proposte a sindaco per questa città martoriata , devastata da traffico smog e politiche inesistenti e sindaci della peggior destra?

Da quanti anni ci chiediamo nelle candidature alla regione come alla città "ma questo che cazzo lo voto a fare?" oppure ci turiamo il naso rischiando l'apnea?

Fumagalli, Antoniazzi, Masi,Martinazzoli.......io non li ho mai votati e come me tanti altri.

Fassino: appena divenne segretario dei democratici di sinistra disse "Mi occuperò personalmente di Milano e del Nord Italia per tornare a recuperare consensi in quelle città che erano di estrazione operaia"

Risultato : Bruno Ferrante candidato (un questore) dopo che avevano tentato di candidare Veronesi (un imprenditore che lucra con la sanità).

COMPLIMENTI!!!!!!

Meno male esiste la speranza Dario Fo : il mio voto lo avrà.

Il Mallinza

giovedì, novembre 17, 2005

LA CUL-TURA

Come recitava quella frase?
Italia popolo di Poèti artisti e naviganti .
Beh direi che l'Italia è cambiata di molto.
I poeti si contano sulla ounta delle dita , la poesia è addirittura considerata un mero rompimento di coglioni per invertebrati e frustrati.Non si vendono libri di poesia ma se ne comprano ben pochi di tutto quanto rimane nel resto del mondo della cultura.
Si producono pochissimi film (molti dei quali definirli film è a dir poco scandaloso) ed il teatro naufraga.Il cabaret è stato assorbito dalla Zelig-Buisness manìa ed ha perso tutta la sua forza travolgente da almeno 30 anni.
E poi.....escono i dati allarmanti sul 66% di quasi analfabeti!
Il 66% di analfabeti o quasi analfabeti ci costerna e ci indigna ma evidentemente non ci impegna a fare nulla, dato che i primi ad alimentare questa situazione sono proprio i "privilegiati" con alti titoli di studio che si crogiolano nella nostra società fatta di Sky e relativi telefilm. Fatta di giornalisti che non sanno scrivere, di conduttori che non sanno parlare, di politici che quando Bruno Vespa li fa interagire con Alessia Merz invece di alzarsi e andarsene rispondono a tono!! Sono dunque peggio quel 66% di persone che per vari motivi non sono riusciti a portare a termine gli studi oppure quel 33% di "uomini di cultura" che in teoria dovrebbero costituire la classe dirigente del paese e fornire, con le loro competenze, supporto e soprattutto idee per migliorare la situazione?
Leggete allora qui sotto: è una proposta di Sergio Zavoli -giornalista e senatore Ds- il quale ci dice tutto soddisfatto la sua ricetta -definita "innovativa" da un giornalista di Repubblica- per risollevare le sorti della cultura italiana. "In un tempo in cui la rivoluzione non è più il cambiamento ma è la velocità di questo, ascoltando questi dati abbiamo appreso che siamo tra i Paesi più attardati rispetto a questo fenomeno. Credo che sia il tempo di realizzare una forte sinergia tra scuola e tv: quest'ultima non solo deve informare, ma comunicare, trasmettere valori. Scuola e tv devono ricostruire un rapporto"
Sì, avete letto bene. Avremo Biscardi che ci insegna grammatica, Alessia Merz che ci parla di dignità, Buttiglione che ci parla di filosofia, Baricco che ci insegna Epica, Daria Bignardi che terrà lezioni di sociologia, Claudio Martelli (l'ex ministro che ora batte il martello su Italia1) che ci spiegherà Diritto, Maurizio Mosca che sarà docente di Italiano (supplente la Marini), Pippo Baudo e Mike Bongiorno addetti alle nuove tendenze, Costantino Vitaliano ci spiegherà la Rivoluzione Francese e così via...
Ministro della Pubblica Istruzione Televisiva: Adriano Celentano.
Fantastico.
Anzi, per usare il termine che va di moda oggi: ROCK!
Che dire... Troppo tardi caro Zavoli, ci ha già pensato Berlusconi (e simili) a fondere scuola e tv, e ben prima che andasse al governo, con i risultati che tutti noi ora possiamo osservare.

Parafrasando Luttazzi, bisognerebbe mettere lungo tutti i confini nazionali il seguente cartello: "Benvenuti in Italia, il paese dove per risolvere l'analfabetismo si consiglia di accendere la Tv"

Voster semper voster Mallinza

lunedì, novembre 07, 2005

L'ODIO

Ricordate lo splendido film "L'odio" quello in cui si parlava di rabbia e frustrazione nelle banlieu?
Ricordate le rivolte proprio in quel periodo (simili a queste) negli ani 90 represse dal fascista Pascuà (l'allora ministro dell'interno)?
Bene la storia si ripete e partendo dalle enormi perfiferie francesi la Francia sta bruciando.
Le rivoluzioni partono sempre dalla Francia... penso sia il caso di soffermarsi a riflettere sul perchè di questa "rivoluzione" , su questa rivolta che prosegue da giorni e sembra non aver fine. Non dice il falso Prodi quando dice che quello delle periferie sia un problema comune europeo. Non è un problema che nasce esclusivamente dall'immigrazione come Sarzoky ( che ha definito le periferie francesi " la feccia della francia " ) e Calderoli hanno detto. E' un problema che nasce da lontano. E' un problema di prospettive. Prospettive di vita , intendo. Quali sono le prospettive di vita di chi vive in periferia , che sia la periferia di una grande città o che sia la periferia della provincia ? Sono poche. Sono minori delle pur basse prospettive di chi vive in città.
E quando i sindaci o i governanti si ricordano di periferie banlieu o interland?
Durante le elezioni oppure durante queste rivolte.
Chi si ribella sono quei giovani , immigrati e non ( che poi non fa differenza ) , che sono costretti a vivere ghettizzati senza nessuna prospettiva , che difficilmente avranno un lavoro ed una vita sociale attiva .
E' la rabbia per anni sopita ed ora scomposta di chi deve vivere tra piccoli e "grandi" boss , di chi deve adattarsi a vivere male e alla malavita , perchè queste sono le prospettive reali che gli sono date. E' la rabbia di chi per anni non ha avuto la forza di reagire e reagisce ora contro chi ce l'ha fatta e chi non ce l'ha dovuta fare perchè ha trovato il piatto già cucinato e servito.
Ed i politici: i politici francesi reagiscono con un involontaria corsa alle primarie della destra tra Il
primo ministro ed il ministro dell'interno Sarcozy i quali mettono in campo un sorta di campagna di intenti molto simile a quella del film arancia meccanica.
Intanto la francia brucia , e piano piano piccoli boss cercano di organizzare gli scomposti rivoltosi secondo il loro più svariati interessi e non c'è che da aspettarsi il peggio nella manipolazione che verrà.
Il problema è poi così lontano da noi ?

Armi Chimiche?

ROMA - In gergo i soldati Usa lo chiamano Willy Pete.
Il nome tecnico è fosforo bianco.
In teoria dovrebbe essere usato per illuminare le postazioni nemiche al buio.
In pratica è stato usato come arma chimica nella città ribelle irachena di Falluja. E non solo contro combattenti e guerriglieri, ma contro civili inermi. Gli americani si sarebbero resi responsabili di una strage con armi non convenzionali, la stessa accusa di cui deve rispondere l'ex dittatore iracheno Saddam Hussein. Questo racconta un'inchiesta di Rai News 24, il canale all news della Rai svelando uno dei misteri del fronte di guerra tenuto più nascosto dell'intera campagna americana in Iraq.
Il bolgmaster preferisce non commentare.