sabato, agosto 09, 2008

Fringe Festival

Parto da Milano tra un caldo afoso che ti si appiccica come le incrostazioni di tutti i giorni.
Incrostazioni radioattive fluidi di negatività e ribrezzo da saturazione di stronzi.
Monnezza per le strade a napoli, baraccopoli rumene tra roma e milano, militari per strada, il paese dipinto come un film di walter hill ...ma quello che io vedo è la monnezza tra le anime della gente ,voglia di sicurezza, paura , paura , incoerenza...chiudiamoci tutti a chave in casa con il frigo pieno di schifezze da discount a guardare la tv ...perchè tutti dobbiamo avere paura ....paura dei nostri stessi fantasmi ...

Fuga!
Prendo l'aereo e volo a Londra.
Da lì su un furgone in stile bradford family in fuga verso Edimburgo .
Capisco che il sentimento generale di un italiano è di scappare all’estero.
E magari tornando dall’estero questo desiderio potrebbe ancora di più acuirsi.
Ma io so che tornerò, il 13 agosto dovrò essere di nuovo qui....

Così, Eccomi in viaggio per la Scozia ed eccomi ad Edimburgo in uno dei tanti internet cafe gratuiti...a scrivere e raccontare per sfogare le ultime tossine.

Qui non vi racconterò di un paese fatto di miti e leggende del passato, né dei suoi misteriosi castelli, dei capolavori dell’architettura scozzese o dei magici scenari e paesaggi delle Highlands e Island,delle scogliere e dei monti di Erica dai riflessi violacei immortalati per sempre nella mia mente , colori, forme, suoni e profumi difficilmente descrivibili attraverso le parole.


Vi racconterò di quel che accade tra le strade di Edimburgo in questi giorni...

Vi racconterò che qui ad Edimburgo se arrivate i primi di agosto lo schiaffo in faccia alla paura e alle strade deserte , lo schiaffo in faccia alle battaglie per il silenzio , lo schiaffo in faccia al chiudersi nelle proprie dimore di fronte alla tv è immenso e ti risveglia dal torpore italico come un onda ghicciata proveniente dalla manica.

In meno di un mese qui Teatro classico e teatro di strada si sfidano in una battaglia che rende Edimburgo la meta prediletta di artisti, produttori, appassionati e curiosi.
Merito dell’Edinburgh Festival Fringe e dell’Edinburgh International Festival si sfidano in contemporanea.

E la città cambia volto.
Per il Fringe ci sono oltre 18 mila artisti da tutto il mondo.
Duemila spettacoli in 250 strade per un totale di 31 mila spettacoli.

Gli scozzesi a differenza dei nostri politicanti sanno capire i numeri e gli introiti.
Il teatro rende..soprattutto ( udite udite!) con il Fringe, che frutta alla città e all’intera Scozia oltre 75 milioni di sterline.

Ma il teatro non era morto?

Qui ad edimburgo non si direbbe...
Il festival di teatro da strada è enorme, la gente è tantissima , alcuni spettacoli fatichi ad avvicinarti a vederli da tanta è la folla.
C'è una sezione del tipo "oguno fa come cazzo gli pare" in cui montano strutture a vanno in scena in totale Anarchy in the UK (per dirla alla Jhonny Rotten) gurppi molto giovani , quelli che da noi starebbero sul muretto a digitare al cellulare stronzate con l'amichetta...e la gente però non manca neppure qui.

Poi ci sono sezioni tematiche (tipo nuove drammaturgie o teatro fisico ) e altre sezioni più o meno ufficiali oltre all'enorme seguito di fachirismi junglers eclown e quant'altro .....

Insomma una festa a cui chiunque può partecipare: basta iscriversi e trovare una strada, (pagando ovviamente un fisso di iscrizione e poi una quota che varia a seconda della location e del numero di serate che si vogliono prenotare), poi mettersi in contatto con il direttore della strada per inserire il proprio show nel programma e infine trovare una sistemazione.

A questo punto non resta che fare marketing di se stessi: il Fringe mette tutti in strada ed è un’ottima occasione per conoscere e farsi conoscere, stringendo rapporti con gente da tutto il mondo.

La cornice è questa splendida città dove nei parchi tenuti come un giardino reale ti puoi sdraiare tra gli scoiattoli rossi e le nubi che paiono uscite dal tratto di un fumettista.
Alla tua vista poi compare sempre un castello arroccato in cima a una roccia.
Ha ispirato scrittori che hanno generato alcuni personaggi indimenticabili come Dr Jekyll e Mr Hyde, Sherlock Holmes ed Harry Potter.
In questi giorni di festival diventa un palcoscenico vibrante di artisti da strada.
Ci ha stregato inevitabilmente....
Il furgone lo abbiamo lasciato parcheggiato all'ingrsso della città e lo riprenderemo il giorno in cui ce ne andremo di qui.
Edimburgo è una città trafficata da tantissimi autobus e taxi che sono assolutamente convenienti. Ci sono bus che passano ogni 3 minuti, 10 minuti nei peggiori dei casi. Ad ogni fermata di autobus ci sono i display elettronici che segnalano i tempi di attesa per ogni numero di linea previsto per quella fermata.
Inutile dirvi che la puntualità è di rigore. Ma anche la fila per salirvi a bordo : il primo che arriva è il primo a salire, la fila non è orizzontale ma verticale rispetto al ciglio stradale.

Certo è pieno di gente che gira per il festival e di giuovani che ingurgitano birra dalle 8 di mattina creste colorate che svettano tra il freak più eccentrico e i suonatori di cornamusa in kilt sguinzagliati per le vie ...ma è tutto così colorato che ti senti riconciliato con il mondo.

Qui tra questa aria fredda e pungente mi sento scaldato da tanta umanità piena di bellezza...

Qui sento mi sento molto lontano da quell'italietta fatta di scandali estivi, di sindaci che vogliono le strade vuote pulite buie e silenziose, l'italietta dei militari per strada e della sicurezza ,
Lontano da quello schifo da cui sono fuggito per rigenerarmi....

Tra pochi giorni vi dovrò tornare...devo andare in scena per quattro giorni al festival medioevale di Filetto (Aulla) un posto incantevole sulle apuane..anche lì forse sarò lontano da tutto quello da cui sono fuggito...ma prima o poi dovrò rientrare a Milano.

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