mercoledì, novembre 05, 2008

HO FATTO UN SOGNO

Ho fatto un sogno.

Quarant’anni dopo l’assassinio di Martin Luther King, cinquant’anni dopo le prime leggi sulla de-segregazione, un afroamericano diventava Presidente degli USA.
Nel sogno, il Presidente nero dimostrava che è possibile ottenere un grande consenso parlando alla gente dei valori fondativi della propria comunità, ed otteneva un successo travolgente.
Nel sogno, egli ritirava gradualmente i soldati americani dall’Iraq, non prima di aver rimesso a posto quel troiaio che avevano combinato laggiù.
Poi tentava di garantire l’assistenza sanitaria gratuita per tutti i cittadini, per evitare che i non abbienti finissero strangolati dalla compagnie assicurative.
Modificava il Secondo Emendamento, aggiungendo la parola “coglione” a chiunque giri liberamente con un arma da fuoco.
Veniva a Roma e, come Kennedy a Berlino, diceva “Anch’io sono italiano”, poi aggiungeva però “sono anche americano, e sono qui per ricordare i molti americani che sono morti in questo Paese per combattere contro il nazifascismo; ecco perchè, oggi, chiunque si dica ancora fascista o esalti i combattenti repubblichini dovrebbe solo vergognarsi”.
Egli, nel sogno, riceveva un Capo di Governo piccoletto, dalla chioma posticcia e dal cerone irrigidito, che tentava di fargli cantare “O sole mio” con Apicella;
dopo aver sorriso smarrito, il Presidente nero gli diceva “La canzone è ok; ma cosa avete intenzione di fare contro la mafia? Vi servono soldati? No, perchè a me ne crescono un poco da quando sono venuto via dall’Iraq”.
Egli, poi levava l’ossigeno al terrorismo islamico internazionale con un’accurata opera diplomatica congiunta ad azioni mirate a colpire, anche economicamente, i Paesi che si offrono come sponda ai terroristi.
Riceveva una delegazione dei suoi omologhi (?) italiani e diceva a quello con gli occhiali ed a quell’altro con i baffetti “Ma insomma, io ho unito un popolo eterogeneo come pochi, e voi litigate pure per una televisione”: e loro capivano, illuminati,illuminati, illuminati.....

Poi, toc toc, “Sveglia, è ora di alzarsi”.

Sta Cazzo di peperonata!

l’avevo detto che di sera è pesante

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